Il piano B
di Ivan Saracca
Nella nostra sezione dedicata alle segnalazioni letterarie, abbiamo il piacere immenso di ospitare non solo un libro, ma un amico. A volte, i sentieri della vita ci portano a incrociare persone la cui storia merita di essere raccontata, e quella di Ivan Saracca è una di queste. Con il suo libro d’esordio, “Il piano B: Ripartire con un viaggio in bici”, edito da Alpine Studio, Ivan non ci regala un semplice diario di viaggio, ma una profonda riflessione su cosa significhi davvero ripartire quando tutto sembra crollare.
Abbracciare l’imprevisto: la vera crescita personale
Quante volte abbiamo pianificato meticolosamente il nostro futuro, solo per vederlo spazzato via da un evento inatteso? Ivan si trovava esattamente in quel punto: dopo aver lasciato un lavoro sicuro da ingegnere per inseguire un sogno di viaggio in terre lontane, si è scontrato con la più grande crisi mondiale del nostro tempo. Il suo “Piano A” era svanito.
È qui che la sua storia si allinea perfettamente con la filosofia di questo blog. Perché “Il piano B” non è un ripiego, non è una seconda scelta, ma la dimostrazione che la vera crescita risiede nella nostra capacità di adattamento e resilienza. Invece di arrendersi, Ivan ha ridisegnato il suo sogno, trasformandolo in un’avventura tanto inaspettata quanto necessaria: un viaggio in bicicletta attraverso il cuore di un’Italia minore, quella che non finisce sulle copertine ma che custodisce un’anima antica e autentica.
La bicicletta come metafora di un viaggio interiore
Pedalare dagli Altipiani Abruzzesi fino al finis terrae di Santa Maria di Leuca non è solo uno spostamento fisico. È un atto di meditazione in movimento. La lentezza della bicicletta costringe a un’immersione totale nel presente, a sentire la fatica, ad assaporare i paesaggi e, soprattutto, ad aprirsi agli incontri. Il viaggio di Ivan diventa così un percorso interiore, una presa di coscienza che per ritrovare il proprio equilibrio è necessario riscoprire il valore del tempo, dello spazio e della salute.
Come racconta lui stesso, questo viaggio è stato un modo per “uscire dalla caverna” e “ristabilire le giuste proporzioni” tra sé e la natura. In un mondo che corre sempre più veloce, la sua avventura ci ricorda una verità fondamentale, come una scritta trovata su un muro a Martina Franca: “È nella lentezza e nella ripetizione che accadono le cose”.
Perché leggere “Il piano B”?
Questo libro è più di un racconto di cicloturismo. È un invito a guardare le nostre vite e a chiederci: qual è il nostro Piano B? Cosa faremmo se i nostri progetti andassero in fumo? L’opera di Ivan Saracca è una ventata di speranza, un inno al coraggio di cambiare e alla bellezza che si nasconde nelle deviazioni impreviste.
È una lettura che consiglio a tutti voi che seguite Sentieri Komorebi, perché parla il nostro stesso linguaggio: quello della ricerca, dell’equilibrio e della riscoperta di ciò che è essenziale. È la prova che, a volte, il sentiero più bello non è quello che avevamo pianificato, ma quello che troviamo quando abbiamo il coraggio di perderci.
Potete trovare “Il piano B. Ripartire con un viaggio in bici” in tutte le librerie. Buona lettura e, soprattutto, buon viaggio.
Ivan Saracca
nasce nel 1979, vive a Roncole Verdi di Busseto (PR) e opera nel cicloturismo e mobilità sostenibile.
Interrompe la carriera di ingegnere e manager nel 2020 per dedicarsi a viaggi incredibili, ma dopo poche settimane un virus attacca ogni suo progetto. Ne reinventa uno che diventa lo spunto per il suo libro d’esordio “Il piano B – Ripartire con un viaggio in bici”, edito da Alpine Studio in settembre 2021, diventato un testo di riferimento per cicloviaggiatori diventando audiolibro su Storytel.
Nel 2024 il romanzo inedito “Quando morì Joe Strummer” vince il Premio Letterario Dante Arfelli. Nel 2025 è tra gli inediti segnalati al 16° Concorso Letterario Città di Grottammare e finalista del Premio Letterario “Leopoldo II di Lorena”.
A novembre 2024 un suo racconto viene selezionato per la raccolta Racconti diVini 2024, pubblicata da Giacovelli Editore.